Antibiotici e antibiotico-resistenza: facciamo chiarezza!

Abbiamo registrato insieme a Federfarma Modena e TRC una bellissima puntata di approfondimento sul tema degli antibiotici e dell’antibiotico-resistenza, tema sempre più centrale per la nostra salute.

Riportiamo qui l’intervista della dottoressa Marina Colli.

Che cosa significa innanzitutto antibiotico-resistenza?

Chiariamo subito che gli antibiotici sono farmaci usati contro le infezioni causate dai batteri. Per i virus, come il Covid, l’influenza o l’herpes, usiamo altri farmaci chiamati antivirali. L’antibiotico contro i virus non ha nessun effetto. La scoperta della penicillina (il primo antibiotico studiato) nel 1928 è stata un grande progresso che ha permesso di salvare molte vite umane da meningiti, polmoniti, o anche semplicemente da ferite infette, che erano spesso causa di morte. Purtroppo però, con il passare degli anni, l’efficacia degli antibiotici è diminuita.

Perché questo accade e con quali conseguenze per la nostra salute?

I batteri sono organismi complessi che riescono a sviluppare strategie di difesa verso gli antibiotici neutralizzando la loro efficacia. Il batterio diventa quindi insensibile all’azione del farmaco. Questo fenomeno viene chiamato antibiotico-resistenza ed è legato soprattutto ad un uso eccessivo (e molto spesso inappropriato) dell’antibiotico. Come abbiamo detto prima le infezioni virali non si curano con l’antibiotico, può capitare però che il virus, come per esempio per l’influenza, possa essere accompagnato da una sovrainfezione batterica, in questo caso il medico può ritenere necessario prescrivere anche un antibiotico. 

Non dimentichiamo che gli antibiotici sono ampiamente utilizzati anche negli allevamenti degli animali e sono contenuti nella carne che mangiamo. Questo uso concorre a rendere i batteri addirittura multi-resistenti a più classi di antibiotici. Ne consegue che, se veniamo a contatto con un batterio multiresistente, il decorso della malattia sarà più lungo e la probabilità di un insuccesso terapeutico sarà maggiore.
Ricordiamo che ogni anno muoiono per batteri super resistenti 700 mila persone nel mondo, 33 mila si registrano in Europa (UE) e oltre 10 mila riguardano il nostro Paese.

Come possiamo con le nostre scelte e i nostri comportamenti contribuire ad affrontare il problema?

Prima di tutto prevenendo le infezioni, con un’accurata igiene delle mani e degli alimenti. Evitando nel modo più assoluto l’autoprescrizione perché solo il medico può valutare la necessità di una cura antibiotica. Nel caso ci trovassimo ad assumere una cura antibiotica vanno seguiti scrupolosamente gli orari di assunzione e i giorni di terapia prescritti. Inoltre ricordiamo che la terapia antibiotica non ha azione preventiva e non è scevra da effetti collaterali: in particolare a livello della nostra flora intestinale (parte integrante del nostro sistema immunitario) ed è quindi buona prassi accompagnare l’antibiotico con un probiotico adeguato (definiti spesso fermenti lattici).  Nel caso rimangano dosi da una terapia correttamente eseguita, il farmaco rimanente va smaltito nei contenitori per i farmaci scaduti sia per evitare l’assunzione fai-da-te, sia per non inquinare le acque e l’ambiente, rischiando di concorrere alla formazione di batteri resistenti. Ricordiamo inoltre l’importanza di  vaccinazioni come influenza, herpes zooster, Covid-19 che permettono di attenuare i sintomi del virus contratto ed evitarne così le possibili complicanze.

Torna in alto
×

Prenotazioni

Prenota online servizi, esami e ricette presso la Farmacia del Popolo

Prenota

Prenotazioni