Sole amico o nemico?

I vantaggi del sole quali sono?
Il sole è necessario per consentire al corpo di produrre la vitamina D fondamentale non solo per l’assorbimento del calcio, ma anche per rafforzare il sistema immunitario. E’ sufficiente un’esposizione di 20 minuti giornaliera di braccia e gambe non coperte da indumenti per permettere al nostro organismo di produrre la quantità necessaria di vitamina D. Inoltre il sole fa bene anche all’umore perchè stimola la produzione della serotonina, un neurotrasmettitore noto come “ormone del buonumore”.

Ma ci sono dei rischi nell’esposizione al sole?
Se non ci proteggiamo adeguatamente il sole può provocare danno sulla pelle.

Danni a breve termine: scottature; fotodermatiti come l’orticaria solare o l’eritema; disturbi pigmentari quali macchie o melasma; accentuazione della vitiligene; immunosoppressione e quindi manifestazioni di herpes labiale; fotosensibilizzazioni.

Danni a lungo termine: fotoinvecchiamento (è la principale causa di invecchiamento della nostra pelle) con comparsa di rughe, macchie, perdita di tono e di elasticità della pelle; fotocarcinogenesi (mutazioni del DNA cellulare portano a cheratosi attiniche e a tumori della pelle).

Di quali raggi del sole ci dobbiamo preoccupare maggiormente?
Lo spettro solare è formato dai raggi :

  • UVB: sono presenti maggiormente nei mesi compresi tra aprile e ottobre e negli orari  dalle 10 alle 14. Sono totalmente filtrati dai vetri mentre parzialmente  dalle nuvole. Causano un danno cutaneo immediato ed evidente quali scottature ed eritema, possono provocare danni al DNA ma sono anche responsabili dell’ abbronzatura.
  • UVA: sono presenti tutto l’anno e a tutte le ore del giorno. Non vengono filtrati dai vetri e dalle nuvole. Penetrano fino al derma dove possono danneggiare il DNA cellulare e indebolire il sistema immunitario della pelle.
  • IR (infrarossi): raggiungono il derma profondo e possono scatenare reazioni con la formazione di radicali liberi , specie chimiche instabili che possono danneggiare le cellule sane.
  • Luce visibile: i raggi penetrano negli strati più profondi del derma e si stanno studiando i loro effetti.


Come scelgo il mio solare?
Importante conoscere la LATITUDINE alla quale andrò a trascorrere le vacanze. Una cosa è esporsi al sole in Italia, una cosa è andare ai tropici o all’equatore dove i raggi di sole attraversano meno strati di atmosfera e quindi hanno un’energia di penetrazione maggiore nella pelle .

Poi occorre riconoscere il proprio FOTOTIPO : esso è l’insieme delle caratteristiche fisiche individuali (etnia, colore degli occhi e dei capelli, facilità nell’abbronzarsi). L’appartenenza ad un particolare fototipo (da I a VI) significa minore o maggiore melanina, il pigmento naturale che la nostra pelle produce dopo i primi giorni di esposizione diretta al sole per difendersi naturalmente dai danni solari (corrisponde a un fattore di protezione 4).

Ai fototipi più bassi è consigliata una protezione MOLTO ALTA (SPF 50+) nella prima settimana e poi Alta (SPF 30-50).
Ai fototipi intermedi che raggiungono un’abbronzatura dorata e non si scottano è consigliata subito una protezione ALTA (SPF 50 e 30) e poi una protezione MEDIA (SPF 25-15), il fototipo VI può iniziare con una MEDIA e continuare con una BASSA (SPF 10-6).

Di che natura sono i filtri solari?
I filtri si dividono in :

  • FISICI: titanio biossido e zinco ossido, svolgono la loro capacità protettiva riflettendo i raggi solari. Non penetrano nella cute ma hanno una texture opaca che può lasciare residui biancastri sulla pelle. Indicati da soli per bambini piccoli o per persone con dermatite atopica (che presentano danni di barriera cutanea) oppure in miscela con i filtri chimici per diminuire la percentuale di questi.
  • CHIMICI: ne esistono di diverso tipo, sono brevetti delle singole aziende, di solito si trovano in miscele già definite dai chimici e la loro presenza nei solari dei bambini deve essere minore rispetto al filtro fisico.

Quanto ne dobbiamo mettere?
La quantità di crema solare per garantire il livello di protezione scelto SPF corrisponde a 2 mg/cm2, che nell’adulto corrisponde a 6 cucchiaini (36 g) per ricoprirne l’intero corpo. Ne consegue che un flacone di solare da 200 ml andrebbe esaurito in una settimana!

Gli errori più comuni?
La crema va riapplicata dopo il bagno e dopo lo sfregamento con la sabbia. In genere dopo due ore dall’inizio dell’esposizione. Non si devono dimenticare piedi, orecchie e il cuoio capelluto se i capelli sono diradati.

Creme viso, corpo,  doposole? Servono tutte?
Sì, le creme viso sostituiscono la crema viso giornaliera e la loro texture è studiata per questo scopo. Il prodotto corpo è più fluido per facilitare l’applicazione, inoltre è WATER resistant (se resiste a 3 bagni di 10 minuti) o VERY WATER resistant (se resiste a 3 bagni di 20 minuti) : tutto ciò non prevede lo sfregamento dopo il bagno con il telo mare o con la sabbia ed è per questo che va comunque riapplicato.

Il doposole ha la funzione di idratare la pelle del corpo dopo la doccia serale e di spegnere con le sostanze antiossidanti contenute le reazioni ossidative che sono state scatenate dai raggi (UVB-UVA-IR).

E come mi preparo al sole?
La protezione solare può essere integrata con la fotoprotezione sistemica: esistono integratori ricchi di antiossidanti, di  precursori della melanina, di vitamina D, di vitamina C, vitamina E e precursori della A con lo scopo di aiutare a proteggere le cellule dallo stress ossidativo causato dalle radiazioni solari e a contribuire alla normale formazione del collagene per mantenere una buona elasticità della pelle.

Come mi devo esporre al sole?
Sempre avere un cappello in testa, occhiali da sole, indumenti asciutti e di colore scuro se si vuole stare vestiti e una buona crema solare!

E la pelle del bambino?
Ricordarsi che la pelle del bambino è molto più fragile di quella dell’adulto. E’ più sottile, ha un basso contenuto di lipidi, una minor produzione di melanina, bassa concentrazione di fattori naturali dell’idratazione, alta perdita di acqua con il sudore. E’ importante proteggerli fin da piccoli perchè una scottatura in giovane età può essere nell’adulto un fattore predisponente al melanoma.
Nel loro primo anno di vita non andrebbero mai sposti alla luce diretta. Dopo l’anno solo con protezioni solari idonee alla loro età, cappellino e occhiali.

Decalogo del sole cosa è?
Da www.salute.gov.it del Ministero della Salute

La prevenzione è l’arma più efficace contro il melanoma cutaneo. Ecco alcune regole da seguire per impedire o ridurre il rischio di insorgenza della malattia:

  1. Evitare le esposizioni eccessive e le scottature da sole soprattutto nei bambini se di fototipo 1 e 2 o con difficoltà ad abbronzarsi o con facilita a scottarsi
  2. I bambini fino ai 12 mesi di età non devono essere esposti ai raggi diretti del sole
  3. Evitare le esposizioni al sole nei climi caldi tra le ore 11.00 e le 16.00 circa
  4. Utilizzare indumenti protettivi: cappello con visiera, camicie, magliette, occhiali
  5. Utilizzare l’ombra naturale (alberi) e creare protezione con ombrelloni o altro, tenere sempre presente che ombra e indumenti appropriati proteggono più di qualunque crema solare
  6. Usare, specie se la pelle e pallida, creme solari ad alta protezione (30-50 SPF) che contengono filtri che bloccano non solo le radiazioni UVB, responsabili delle scottature, ma anche le UVA
  7. Le creme solari protettive devono essere applicate in dosi adeguate più volte al giorno e subito dopo il bagno, alcune sedi sono da proteggere in modo particolare: naso, orecchie, petto, spalle, dorso del piede, cuoio capelluto (soprattutto se si e calvi)
  8. In montagna il Sole e più vicino perciò la protezione deve essere alta.
  9. Il cielo nuvoloso permette comunque il passaggio delle radiazioni, la sabbia, l’acqua (e anche l’erba!) riflettono i raggi solari
  10. Evitare l’abbronzatura artificiale (lettini e lampade UVA) che, oltre tutto, invecchiano precocemente la pelle. L’uso delle lampade solari e regolato dal decreto 12 maggio 2011, n.110

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